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giovedì 27 febbraio 2014

Beatrice Spina e la prima riunione della commissione Pari Opportunità.

Premettendo che , a mio parere, non esistono Commissioni di serie A o Commissioni di serie B, segnalo il grave ritardo temporale nel nominare e costituire il direttivo della stessa ( 9 mesi).
Siamo noi, per prime a dover dare un segnale forte che tale commissione ha pari dignità e pari importanza . E questo ritardo non mi sembra un segnale che vada in questa direzione. Non ho compreso il motivo per cui la vicepresidente e la segretaria siano state affiancate prontamente da altre due figure , entrambe commercianti.

Ora, a distanza di una settimana dalla votazione del direttivo, presumo che tale commissione non avrà tempo materiale per poter pensare e progettare alcunchè in modo partecipato riguardo la giornata dell’8 Marzo, se non votare il pacchettino già preconfezionato. Mi auguro che, per la durata quinquennale, questa commissione abbia la partecipazione responsabile di coloro che si sono proposte e che non si avveri “ la profezia che si autodetermina” citata , più volte, nello scorso incontro.

Vogliamo quindi accettare pacchettini belli e preconfezionati con allegate delle belle foto sui quotidiani o creare un gruppo di lavoro collaborativo e non di delega passiva per realizzare progetti, magari meno altisonanti ma frutto di un lavoro partecipato ?



Inoltre, auspico che tutte le iniziative proposte siano strettamente inerenti l’oggetto della stessa.

Beatrice Spina
membro 
Commissione 
Pari Opportunità




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