Torniamo per l'ennesima volta sull'operato di questa amministrazione per denunciare, qualora ve ne sia ancora bisogno, il classico modus operandi che sacrifica l'interesse dei cittadini sull'altare del mero consenso elettorale.
Ci riferiamo a quanto accaduto nell'ultima seduta del Consiglio Comunale dove il M5S ha presentato una mozione volta a sollecitare dei lavori urgenti sulle fognature della Cittadella del Sole.
Il nostro gruppo politico ha ricevuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini di sversamenti di acque nere dalla fogna della Cittadella del Sole. L'amministrazione aveva provveduto in precedenza a tamponare il problema con interventi di aspirazione dei liquami in maniera empirica e, nelle ultime due occasioni secondo noi, non conforme alla legge, nonostante, per stessa affermazione del Sindaco, la stessa amministrazione fosse a conoscenza della problematica da almeno due anni.
La criticità risiedeva nella rilevanza economica dei lavori da eseguire su una struttura di enorme importanza dal punto di vista pubblico e igienico – sanitario.
Pertanto, la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare ha, in un certo senso, messo l'amministrazione con le spalle al muro in quanto il problema non poteva più essere sottovalutato e ridimensionato.
Ma, per quelle che sono ormai le note dinamiche politiche tese a far passa re come proprie iniziative su problemi evidenziati da altri, la maggioranza consiliare ha votato contro la mozione sul problema sollevato dal M5S e con una delibera di giunta provvedeva a stanziare Circa 17.000 Euro per i lavori di ripristino.
Premesso che a noi non interessa la competizione ad appuntarsi la medaglia sul petto tanto cara ad altre compagini politiche, l'importante è che si sia risolto una volta per tutte il problema, ma la domanda che ci poniamo è questa: perché se il problema era noto da tempo solo ora che il M5S lo ha sollevato si è provveduto ad eliminarlo? Lasciamo a chi legge tutte le considerazioni del caso con uno spunto di riflessione: non ci si preoccupa ad accendere mutui di 600.000 euro che graveranno sulla collettività sino al 2044 per opere la cui necessità è opinabile, però si tergiversa sull'eseguire interventi noti da tempo e improcrastinabili per soli Euro 17.000.
Ecco, questo è il classico esempio di politica che subordina il reale interesse dei cittadini e lo sacrifica a dinamiche speculative su opere la cui necessità è opinabile, senza che gli stessi cittadini siano stati messi nelle condizioni di dire la loro.
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